L'archeologia è sicuramente una delle branche del sapere che trae fortissimi vantaggi dall'utilizzo degli strumenti GIS. Basta guardare a come può essere usata la metodologia GIS in un cantiere di scavo archeologico.
L'archeologia e gli strumenti GIS possono lavorare a strettissimo contatto poichè con gli strumenti GIS è possibile rilevare e catalogare tutto ciò che viene alla luce durante le varie fasi di scavo mettendo in relazione dati vettoriali con tabelle descrittive. Un progetto interessante ad esempio è pyArchInit tool GIS creato appositamente per l'acheologia.
Facciamo un esempio di applicazione GIS in campo archeologico. Consideriamo l'area compresa tra il Parco Archeologico di Suessola e l'Oasi del Riullo.
Dalle immagini satellitari un occhio attento può notare strani segni al suolo, segni evidenti solo se ci si pone in un punto alto rispetto al piano campagna.
Generando una hillshade dal DSM LiDAR 1x1 qualcosa sembra venire fuori.
Una variazione di pendenza particolare del suolo è evidenziata anche estraendo una slope chart dal DSM dell'area.
E' un po' strano che dei cespugli crescano in maniera naturale creando forme, direi geometriche, al suolo.
Andando a tracciare infatti delle linee viene fuori un schema che ricorda la pianta di un edificio.
Non so se la Soprintendenza per i Beni Archeologici è a conoscenza di questa struttura, magari è stata già censita, forse è antica o sono i resti di una struttura moderna (purtroppo siamo in area di abusi edilizi), sicuramente però usando la metodologia GIS e gli opportuni strumenti è stato possibile esaminare un'area per evidenziare la presenza di qualcosa che potrebbe essere poi approfondito sul campo in un secondo momento.
Gli archeologi che hanno letto questo articolo potrebbero storcere il naso, sicuramente avranno esempi molto più diretti da poter portare agli occhi di tutti per dare ancora più risalto all'utilità della metodologia GIS e degli strumenti GIS in campo archeologico.