Avevi un’idea, hai avviato una startup e ti è andata male? Capita, non abbatterti e fai frutto di ciò che hai imparato, impara dai tuoi errori! Te lo dico ora che mi sto avviando a chiudere la mia esperienza da startupper ( la prima e l’ultima!? non so!).
Andiamo per gradi. Un anno e mezzo fa sapevo poco o nulla (più nulla a dire il vero) di startup, di cantierizzazione di un’idea, business plan ed altre “menate” simili. Avevo un’idea da portare avanti e tanto mi bastava. Poi ho iniziato ad approfondire la cosa, ho studiato, mi sono guardato intorno e mi sono reso conto che la sola idea non basta.
Innanzitutto per realizzare un’idea serve un team, un gruppo di persone accomunate dagli stessi intenti, vogliosi di sacrificarsi per una giusta causa ( l’idea!), coscienti dei rischi da affrontare e consapevoli del fatto che se non si fa gruppo l’idea non sarà mai un progetto vincente. Il team deve essere ben strutturato su ruoli e competenze, tutti devono prendersi le proprie responsabilità e devono contribuire allo sviluppo dell’idea. L’idea deve diventare quasi una fede, non deve essere totalizzante ma all’idea va dedicato il giusto tempo durante la giornata. Una startup che ha un team fatto da persone che hanno interesse per l’idea, ci credono, ma non hanno il coraggio di ridurre un po’ i loro impegni per sviluppare l’idea è una startup che non decollerà mai!
Aspetto economico. E’ la nota dolente della stragrande maggioranza delle startup ed il motivo per cui l’idea, il sogno, finisce all’alba di un giorno in cui ti rendi conto che sono passati mesi ed ancora non hai un euro per sviluppare la tua idea. Per ottenere i soldi sono varie le strade da percorrere. Se siete alla ricerca di soldi significa che tra i vostri soci, nel vostro team, non c’è il Paperone di turno. Per ottenere i soldi necessari allo sviluppo dell’idea potete rivolgervi alle banche, cercare un contatto con un investitore privato o un fondo di investimenti, provare con qualche bando che finanzia idee innovative oppure partecipare a qualche contest oppure ancora usare il crowdfunding. Il mio consiglio è di muovervi su tutti i fronti che vi ho indicato ma prima di tutto dovete avere uno strumento essenziale: il business plan! Senza il business plan siete spacciati! Non avete mai fatto un business plan? Non è un problema. Ci sono libri e tutorial che vi indicano come fare. Come dici?! Non vuoi/puoi investire soldi tuoi per imparare a sviluppare la tua idea? Non è un problema. Fai altro, metti da parte l’idea e dedicati a lei quando vorrai/potrai investire un minimo di capitale per imparare a svilupparla. Diffidate da chi dice che fare una startup è economico o meglio ancora( peggio ancora!!) gratuito: un pochino di dindini ce li dovete mettere!
Sempre restando in tema economia, non affidatevi al primo che capita e fate sempre attenzione. Il mondo delle startup non è diverso dalla vita reale. Vi sembra un mondo fatato in cui sono nate Facebook, Google e similari ma non è diverso dalla vita reale. Troverete persone pronte a fregarvi i soldi con la promessa di farvi consulenza su questo o l’altro bando. Sulla speculazione economica che c’è intorno alle startup magari ci faccio un articolo. Finchè potete, se volete sfruttare qualche bando, lavorateci voi direttamente cercando informazioni da più fonti.
Lo sviluppo dell’idea è la parte più importante. Se avete tutte le competenze necessarie per farlo all’interno del vostro team siete fortunati e non dovete perdere un minuto di più: sviluppate l’idea in toto o un embrione di essa! Se invece non siete nel caso precedente o imparate a sviluppare l’idea, apprendendo le nozioni che vi servono per sviluppare l’idea ( ci vuole tempo e il tempo è una risorsa fondamentale per una startup: non va sprecato!) o cercate quella competenza in una persona da inserire nel team. Hai paura di essere fregato dal nuovo arrivato? Rischia! Può andarti bene o può andarti male ma se dovesse andarti male la prima volta, già dalla seconda saprai quali contromisure prendere per evitare di essere fregato. Ricorda: nel mondo delle startup la condivisione è un tassello del puzzle importante tanto quanto il business plan. Certo non è che devi spiegare tutta la tua idea per filo e per segno al primo che capita, devi essere in grado di raccontare solo quello che ti fa comodo per cercare la figura professionale che può esserti utile allo sviluppo dell’idea. Se non ti scopri un po’ quella figura non la troverai mai, rischia!
Qualunque sia la strada che scegli per finanziare la tua idea, se hai già un prototipo sviluppato sei già a buon punto e sicuramente parti avvantaggiato sia che tu scelga il crowdfunding, gli investitori privati o un fondo di investimento.
Detto questo, diciamo che hai sviluppato la tua idea, l’hai immessa sul mercato e la tua startup sta guadagnando ora ti trovi di fronte ad un bivio: smetti di essere uno startupper e fai della tua startup un’azienda oppure valuti una exit strategy, prendi i soldi e fai altro. Qualunque sia la scelta che farai: complimenti sei tra i pochi che sono riusciti a resistere, a commettere errori rimediando ad essi, ad avere la giusta fortuna e preparazione per guadagnare dalla loro idea!
Come dici?! A te è andata male? Non è un problema! Impara dai tuoi errori, se puoi ricomincia con quella stessa idea, trovane un’altra o fai altro. Ciò che hai imparato in questo percorso ti sarà sicuramente utile in futuro qualunque strada tu scelga. Sono i fallimenti che ci fanno andare avanti nella vita, le scalate, non le discese.