Le vicende legate al Covid-19 mi portano a riflettere su due cose:
- le certezze
- i dati
Le certezze, quelle granitiche tipiche del 90% degli esseri umani, quelle certezze che ci portano a vivere e programmare la nostra esistenza come se fossimo in grado di prevedere anche l’imprevedibile. Cosa che puntualmente viene smentita. Infatti ogni qualvolta viene gettata una pietra nello stagno “Sistema Umano” si generano onde che destabilizzano e smuovono il quotidiano con conseguenze imprevedibili. La comparsa del Covid-19 ha infatti creato danni economici: crolli della borsa sui principali mercati, problemi nella circolazione delle persone, problemi nella circolazione delle merci. Ci sono stati anche morti, si, ma molto meno degli 8.000 casi in media di morti per influenza ogni anno censiti dall’Istituto Superiore di Sanità .
Quando si dice che un battito d’ali di farfalla in Brasile può creare un terremoto in Texas.
I dati, quelli che hanno consentito, grazie alla loro diffusione di definire che il virus in realtà era in circolazione già dallo scorso ottobre. Sempre grazie a quei dati sarà possibile studiare questa nuova minaccia (per l’economia) globale, trovare una cura ed un vaccino efficace.
La circolazione delle informazioni, ancora una volta, ha dimostrato la sua fondamentale importanza.